Ne parlavo giusto con Te



Ti è mai capitato di fantasticare sulla persona che ti passa avanti di corsa, dimenandosi con mille borse, o sul vecchietto che con lo sguardo perso nel vuoto sembra proiettare le immagini della sua giovinezza dai suoi occhi? Io l'ho fatto e lo faccio ancora. E quando nel farlo ascolto una canzone il viaggio continua e prende vita.



lunedì 22 settembre 2014

> Se avessi peli sulla lingua, per iniziare non ti bacerei



Musica consigliata " Gotye - Somebody That I Used To Know"



"Ma no!! So che lo sai!"- le ridisse il regista sbattendo gli appunti e togliendosi le cuffie. "Devi seguire il copione!" - "Se ti diciamo che è così, fallo, no ?!?" - "Abbiamo costruito insieme una scaletta, la devi rispettare, è semplice!". Se vi raccontassi la sua faccia? Era proprio li avanti a me: epocale. Era incredula, un po' pensierosa, e molto, molto desiderosa di capire perché il tutto le si stringeva intorno con un senso di costrizione da far invidia al più sincero dei claustrofobici. Ogni cosa in quel momento la opprimeva. Adesso il copione e la rigidezza di un monologo ben impostato, a casa Marta e Silvia con le loro prediche. Loro, le amiche, esclamavano in continuazione: "Ti ci sei lasciata? E allora basta!" - "Ha voluto prendere in mano lui la situazione? E allora fagli fare l'uomo, si farà avanti lui!"-"Guarda che tu meriti ben altro cazzo!"-. Si, la parolaccia ci stava, perché la tensione era davvero alta da quando lui aveva deciso di lasciare tutto quanto, compresa lei, la quale a questo punto non poteva fare altro che essere bombardata dai loro consigli-boa constrictor. Lei sapeva che la cosa giusta sarebbe stata quella di seguirli alla lettera, staccare il telefono e rigenerarsi svagando il più possibile in una serata goliardica e un po' cafona, ma lei non volevo farlo. Non li sentiva suoi quei consigli, non li sentiva proprio aderenti a se': un vestito largo in cui ti giri e ti rigiri, ma che sebbene adatto, non calzerà mai. Lui era nella sua testa e lei lo amava ancora, era certo. Doveva fare qualcosa. Decise perciò di fermarsi, di prendere per mano se stessa e le sue due amiche e uscire finalmente fuori dai cliché, abbandonando lo schema classico e decidendo lei di fare ciò che realmente voleva. Andarono tutte e tre nel parco del primo bacio, il posto che in assoluto la faceva stare meglio, e lì, aiutata da un'enorme insalata di riso e del buon vino iniziò a riscrivere una nuova storia, un nuovo copione, basato sul passato, ma proiettato al futuro, finalmente di nuovo coerente con un attrice che voleva diventare di nuovo protagonista.







E.R. 

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