Ne parlavo giusto con Te



Ti è mai capitato di fantasticare sulla persona che ti passa avanti di corsa, dimenandosi con mille borse, o sul vecchietto che con lo sguardo perso nel vuoto sembra proiettare le immagini della sua giovinezza dai suoi occhi? Io l'ho fatto e lo faccio ancora. E quando nel farlo ascolto una canzone il viaggio continua e prende vita.



martedì 23 settembre 2014

> Su internet si scrive con l'inchiostro non a matita




Musica consigliata : "Alanis Morisette - Ironic"




"Perché alla fine ciò che gli hai dato lo riprendi, né più né meno, agli uomini piace così, io li conosco bene!"
(Manuela, 13 anni)
"Guarda che questa cosa che hai fatto, avrà le sue ripercussioni su di te, lo dice pure la fisica, e io la studio da anni".
( Giorgio, 14, quasi 15 anni)



Margareth e Max, non avevano solo le prime due lettere del nome in comune, le loro vite erano ormai giocoforza intrecciate come un cesto di vimini: da soli fragili, insieme così resistenti. 
Amavo osservarli quando si mettevano alla prova fra di loro.
Si provocavano fino ad arrivare ad un passo da ciò che poteva far innervosire l'altro, e a quel punto, con un solo semplice gesto, si riconquistavano, inebriati dalla fiducia che l'uno riponeva nell'altro, nonostante questo giocare ad essere come cane e gatto.
Col passare del tempo la vita li aveva messi sempre più alla prova e loro, come da definizione, sono sempre riusciti a ristabilire il loro equilibrio trovando però la necessità di dare una loro variante a questa definizione.

 def:   Equilibrio: "si definisce in questo modo, lo stato di quiete di un corpo".


Sì, perché se non fosse che in amore i corpi sono come minimo due e non uno (dobbiamo tener conto infatti di qualsiasi dinamica), e che mettendoli in quiete non credo si possano ottenere grandi risultati, Margareth e Max hanno deciso di ridefinire tutta quel poco di fisica imparata al liceo, dalla cara prof De Pretis.
"Bisogna iniziare ad introdurre qualche altra definizione che sia più aderente al nostro mondo" - Gli disse lei una volta indossati gli occhiali da vista con la montatura leggera che facevano impazzire letteralmente il suo uomo - "Per esempio, te le ricordi le Forze Apparenti? Potrebbero esserci d'aiuto!"

def: Forze Fittizie o Apparenti : " si definiscono come le forze utili a permetterci di ripristinare l'equilibrio"

espose Margareth in maniera leggermente titubante (erano passati anni da quella lezione, non poteva davvero ricordarsi tutto a menadito). " Io e te siamo bravi a trovare le forze fittizie che regolano il nostro amore". Max la guardava stupito e allo stesso tempo incuriosito da come il tutto stesse prendendo una piega inaspettata. D'altronde poi, come poteva non ascoltarla?
 "La nostra storia - riprese lei -  non va avanti per inerzia, vince ogni forza che vuole portarci verso il basso, proprio come la gravità!" Esclamò soddisfatta della metafora calzante appena trovata, mentre lui continuava con un sorriso sornione a guardarla interessato.
Al contrario delle leggi e dei postulati della fisica, Margareth andava interpretata, non bastava leggere sul libro per conoscerla e non c'era un tempo definito dopo il quale si poteva dire "la conosco".
Questo in verità sarebbe piaciuto a Max, sarebbe stata una cosa pratica come leggere la data di scadenza su un prodotto sul suo retro, ma era allo stesso tempo vero, che ogni giorno era curioso  di scoprirla e di far evolvere il suo pensiero a riguardo.
"La ricerca dell'equilibrio non può essere scontata, e la serenità e la felicità tantomeno, l'amore è come il rapporto fra uno chef e un suo risotto, egli deve girarlo, curarlo, aggiungere liquidi e grassi, ma anche un condimento adeguato, affinché questo venga saporito e gustoso" lui la pensava così.
Max e Margareth insieme avevano così imparato anche a cucinare, alternandosi a coccolare quel favoloso manicaretto che ormai da qualche anno era in preparazione, e che meno che mai li saziava.

















 E.R.




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