Ne parlavo giusto con Te



Ti è mai capitato di fantasticare sulla persona che ti passa avanti di corsa, dimenandosi con mille borse, o sul vecchietto che con lo sguardo perso nel vuoto sembra proiettare le immagini della sua giovinezza dai suoi occhi? Io l'ho fatto e lo faccio ancora. E quando nel farlo ascolto una canzone il viaggio continua e prende vita.



giovedì 7 maggio 2015

> Giovedì pomeriggio






Perché non capisci che tutto ciò che desidero in questo momento è averti accanto? 
Mi viene da piangere e ho la voce spezzata anche nel caso in cui io mi sforzi di evitarti.
-"Basta singhiozzare!"- mi intimo da questo pomeriggio. 
Eppure come si fa a non essere amareggiati per quello che sta accadendo?
Improvvisamente la corda che cingeva i nostri corpi, già fra loro ben intrecciati, si è spezzata sonoramente.
Stiamo giocando una partita a scacchi, ma a perdere. 
Al posto del "matto in tre mosse" ci siamo io e te sempre di più con le spalle al muro.
Il desiderio di svegliarmi e assaggiarti come la migliore delle colazioni a letto cresce col passare del tempo. 
Sei un'idea e un desiderio fortissimo ai quali però l'onestà mi fa associare sempre di piú un mulino a vento che gira per conto suo.
Aspetto che il tempo faccia ricominciare a muovere anche la mia ruota, nel frattempo macino ricordi senza dimenticarne o scartarne nessuno.
In fondo perché dovrei dire bugie a me stesso?   



E.R.



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