Ne parlavo giusto con Te



Ti è mai capitato di fantasticare sulla persona che ti passa avanti di corsa, dimenandosi con mille borse, o sul vecchietto che con lo sguardo perso nel vuoto sembra proiettare le immagini della sua giovinezza dai suoi occhi? Io l'ho fatto e lo faccio ancora. E quando nel farlo ascolto una canzone il viaggio continua e prende vita.



venerdì 19 settembre 2014

> Colazione da Tiffany



Musica consigliata " At Last - Etta James"


Lo vedevano arrivare a lavoro ogni giorno alla stessa ora.
Camicia sempre diversa e stirata, nodo della cravatta stretto, odor di colonia forte capace di anticiparlo in ogni stanza e capace quasi di parlare.
"Sta arrivando, occhio ad essere in tiro, Lui non vuole metterti in soggezione, però sai..".
Era sempre allegro, più che allegro sereno nella sua quotidianità.
Eppure c'erano delle volte in cui Max sembrava toccare davvero il cielo con un dito.
Questo era strano perché erano le uniche occasioni in cui invece di arrivare da Anfield Road, come di suo solito, faceva un giro largo passando per la tangenziale sul parco.
Arrivava in ufficio con il primo bottone slacciato e con la medesima camicia del giorno prima. Stavolta niente colonia, giusto qualche leggera folata, anch'essa del dì precedente, e al suo posto un odore fresco di pulito, contagioso.
Ma la cosa che rendeva davvero il tutto strano era il suo sorriso, grande, coinvolgente.
Stavolta era quest'ultimo a possedere il dono della parola, e a trasmettere gioia a chiunque.
-" L'abito non fa il monaco.." - dicevano le segretarie più anziane squadrandolo, e di certo era cosi per Max, ma lui non le sentiva, la sua testa era altrove.







E.R.




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