Ne parlavo giusto con Te



Ti è mai capitato di fantasticare sulla persona che ti passa avanti di corsa, dimenandosi con mille borse, o sul vecchietto che con lo sguardo perso nel vuoto sembra proiettare le immagini della sua giovinezza dai suoi occhi? Io l'ho fatto e lo faccio ancora. E quando nel farlo ascolto una canzone il viaggio continua e prende vita.



martedì 4 novembre 2014

> If I lose my self that night




Musica consigliata: " If I lose my self - One Republic"



Questa notte mi è arrivato un sms da un numero sconosciuto, ho sbloccato il telefono e accecato dalla luce fredda dello schermo ho letto:

"Oggi fiorisco sensibile".

A pranzo mentre ero in fila per la mensa, come se fossi illuminato di nuovo dallo schermo ho iniziato a ripensarci.
Un fiore è talmente sensibile alla luce, che non vive senza di essa, lei gli dona vita e lui si sposta nella sua direzione per poterne godere sempre di più.
Mostrando la sua corolla sembra sussurrare: "Sono qui, non serve che mi parli, mi basta guardarti, sei la mia energia. Grazie".
Arrivato al bancone ho scelto un panino senza parlare, indicandolo:  ero troppo immerso nei miei pensieri per poter fare altro.
Una persona sensibile è delicata, ma non sempre fragile. 
Nel momento in cui “sboccia” infatti amplifica tutto ciò che percepisce e se le si vuole essere vicini, bisogna stare attenti a come ci si muove.
Devi aver cura di “innaffiarla” secondo le necessità e stare attento a “non calpestarla”, non si rialzerebbe facilmente.
A quel punto il pranzo era finito e mi ritrovavo a giocare con il cellulare e a prendere qualche appunto.
Ne ero e ne sono sicuro, tutti un giorno siamo fioriti sensibilmente .






E.R.


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